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Caucasici di Baku, tradizione e cultura
Quando si parla dei tappeti caucasici ci si riferisce ai tappeti realizzati nel sud est e nord della catena montuosa del Caucaso conosciuti anche come i tappeti caucasici di Baku. Tappeto azero è il nome con cui vengono chiamati i tappeti dell’Azerbaigian, e tra le maggiori scuole di tessitura e decoro di tappeti caucasici, abbiamo quella dei tappeti caucasici di Baku. Baku, capitale dell’Azerbaijan, è la più grande città della nazione avente il porto più grande di tutto il Caucaso.
Grazie al boom petrolifero avuto alla fine del 1800, Bakù ebbe una forte crescita urbanistica ed industriale che la rese nota in tutto il mondo per le sue ricche risorse petrolifere. Ma questa città ha da offrire molto altro.
Bakù oggi è una moderna capitale dove si mescolano armoniosamente culture e architetture di diversi paesi; palazzi dalla memoria sovietica, edifici futuristici e quartieri dall’impronta europea. Fiore all’occhiello di questo mix stilistico è la cittadella medievale e alcuni tra i più importanti musei azeri musei il National Museum of Azerbaijan, , il Museo Nizami della letteratura, il Museum of Modern Art, e il Museo del Tappeto di Baku dall’inconfondibile forma architettonica di un tappeto arrotolato.
Il museo di tappeti caucasici di Baku conserva circa 11000 pezzi che custodiscono l’arte evocativa della tessitura dei tappeti. Questa forma d’arte viene stimata per il suo pregio e la sua antichità tanto da diventare nel 2010 Patrimonio immateriali dell’umanità dall’Unesco.
Pertanto possiamo considerare che quella della tessitura di tappeti è sicuramente la più antica forma d’arte e di commercio dell’Azerbaijan. Ruolo chiave nel potenziamento della rete di produzione e di commercio di tappeti lo ebbe la Via della Seta che attraversava tutto il paese facendo così in modo che sin dal 14° secolo i tappeti caucasici di Baku potessero essere diffusi e apprezzati n tutta Europa.
I tappeti Caucasici di Baku
Esistono quattro tipologie di tappeto tessuto in Azerbaijan: Ganja-Gazakh, Guba-Shirvan, Tabriz e Karabakh. Il più antico tappeto conservato al Museo del Tappeto di Baku è lo “Ajdahali”. Il Drago, risalente al 17° secolo, proveniente da Karabakh, e lasciato in eredità al Museo nel 2013 da un collezionista americano.
Come è risaputo i tappeti nacquero da esigenze di natura quotidiana dei popoli nomadi i quali intrapresero l’arte della tessitura per realizzare le capanne dei pastori o per creare oggetti e contenitori di uso quotidiano o ancora decorazioni di buon auspicio per celebrare i matrimoni.
Mentre i tappeti antichi di Baku sono fatti di lana, spesso per la trama viene utilizzato anche il cotone (da dopo il 1925). La densità dei nodi non è molto elevata. I tappeti provenienti da Baku di solito sono di piccole dimensioni, appartenenti alla cultura dell’Azerbaijan e vengono prodotti sin dall’antichità in quelle terre.
Sono tappeti caratterizzati da motivi geometrici abbinati a motivi floreali ricchi e fantasiosi. A volte si trovano figure di animali o mostri stilizzati. I tappeti caucasici più antichi sono stati fatti con lana pregiata filata a mano, sia per il vello che per l’ordito e la trama. Presentano colori naturali vivaci e brillanti. I tappeti caucasici di Baku sono molto apprezzati e molto resistenti. Questo grazie all’ottima qualità delle lane usate per realizzarli e per i tipi di nodi turchi.
Ornamentazione
I tappeti dell’Azerbaigian si contraddistinguono per i loro colori vivaci, combinati in tonalità intense. Nei tappeti caucasici della scuola di Baku sono sempre presenti disegni geometrici molto complessi che racchiudono figurine schematiche di persone e animali, e nel campo centrale, medaglioni stellati poligonali. Questi modelli geometrici sono dominati da simboli come una stella ad otto punte e una svastica.
Posta al centro del tappeto la stella ottagonale è di solito incorniciata da figure simboliche di quadrati e rombi. Successivamente, con l’influenza stilistica della scuola di tessitura dei tappeti di “Tebriz”, nei tappeti lungo i bordi sono cominciati a comparire elementi del mondo vegetale.
La svastica, invece, risale alle credenze religiose del politeismo. Rappresenta il centro del cielo con il suo Sole dal quale provengono i raggi ritorti a spirale. Sebbene i tappeti siano ora prodotti anche in Daghestan, Georgia e Armenia, l’Azerbaigian rimane la vera patria dei tappeti caucasici, e le abilità e le idee dei tessitori azerbaigiani sono sentite ovunque nel Caucaso.